L’Innovazione Tecnologica e Terapeutica nella Gestione del Diabete Mellito e delle sue Complicanze Croniche

L’Innovazione Tecnologica e Terapeutica nella Gestione del Diabete Mellito e delle sue Complicanze Croniche

Il Diabete Mellito (DM) è un disordine caratterizzato da una lunga durata di patologia e, generalmente, da una progressione lenta della malattia e dalla presenza e progressione delle complicanze croniche con disfunzione d’organo associata. Il DM è una delle malattie croniche non trasmissibili come le malattie cardiovascolari, il cancro, le malattie croniche respiratorie, le malattie a carattere neuropsichiatrico e le artriti. Adesso, queste condizioni rappresentano una delle maggiori sfide globali del Sistema Sanitario a cui bisognerà dare una risposta condivisa, non solo dalla classe medica e dai differenti specialisti che si occupano del problema, ma anche dalla classe politica, dal mondo dei media, della cultura, delle educazione e dagli stakeholders in generale. Queste condizioni possono essere presenti in tutti i gruppi di età e bisogna ricordare che le malattie croniche non trasmissibili sono la causa principale d’invalidità e mortalità a livello mondiale. Difatti, nonostante l’aspettativa di vita in Italia sia aumentata intorno agli ottanta anni, la vita media di una persona senza una disabilità si riduce di circa quindici anni, a circa sessantacinque anni.

Il DM è causato da un complesso meccanismo d’interazioni gene-ambiente che hanno un effetto nel corso della durata della vita, dal feto all’età adulta. In questa situazione agire su determinanti ambientali risulterà fondamentale per ridurre il rischio di patologia e quindi attuare delle nuove e differenti strategie d’intervento che saranno fondamentali per la prevenzione, ma anche per la diagnosi precoce e il trattamento. Si deve individuare nella società, la popolazione a rischio di patologia a causa di fattori ambientali, sociali e genetici e agire su di essi, per tentare di ottenere una migliore qualità della vita, che la preservi dall’insorgenza di patologie cronico degenerative come il DM. Lo sviluppo di una società e della sua popolazione può essere giudicato da come equamente l’assistenza sanitaria sia distribuita fra i differenti strati sociali e il grado di protezione che è fornito alla popolazione menomata, a causa della patologia. Quindi, è impellente la necessità di comprendere i determinanti sociali ed economici e le loro modifiche per avere un’azione efficace ed effettiva sul DM.

Oggigiorno, l’impostazione del Sistema Sanitario Nazionale, e, in particolare Regionale del Lazio, è focalizzato sull’idea del trattamento basato su una singola malattia, sull’utilizzo degli avanzamenti tecnologici, sull’intervento biomedico e sulle cure primarie, con scarso interesse alle cure specialistiche. La maggior parte dell’assistenza è o sarà svolta dall’assistenza primaria, con enfasi nel fornire un’assistenza completa, dalla casa all’ospedale e sull’investimento razionale delle risorse. Comunque, la frammentazione dell’assistenza ridurrà l’abilità delle cure della medicina primaria e, differentemente, sarà determinante assicurare al paziente una cura comprensiva, olistica e coordinata. Il decidere se una persona ha un malattia importante o solo un sintomo temporaneo, dovrà essere uno degli obiettivi principali, per fornire un’assistenza adeguata nei costi e nella qualità. Si può ipotizzare la proposta di una struttura integrata per la gestione multispecialistica e multidisciplinare, orientata sul paziente con malattia cronica non trasmissibile.

Risulterà, ad esempio, fondamentale, determinare il fenotipo complesso del paziente con DM, poichè si ricorda che il 90-95% dei pazienti con DM ha la presenza di almeno un’altra patologia cronica come ad esempio l’ipertensione etc. Il paziente andrebbe caratterizzato fenotipicamente, seguendo standard metodologici e cure mirate che possono essere somministrate ed impartite solamente in un ambiente caratterizzato dalla visione multidisciplinare e multispecialistica, dedicata alla cura del paziente ed in piena coordinazione con le cure primarie del territorio. Quest’approccio metodologico permetterebbe la razionalizzazione delle risorse e l’ottimizzare delle cure, consentendo la terapia con farmaci innovativi che hanno la potenzialità di migliorare quella che è la qualità della vita percepita delle persone con DM e, nello stesso tempo, consentendo una riduzione sia dei costi diretti che indiretti.

  • Data

    Dal 26 al 27 settembre 2014

  • Tipo di formazione

    ECM

  • Luogo

    Roma Eventi Fontana di Trevi